Il Digital Market, o Mercato del Digitale, è un business che solo in Italia vale 36 miliardi.
Il Mercato Digitale: un trend vincente
Il Mercato di prodotti e servizi Digitali ha registrato, anche in Italia, una notevole capacità di assorbire i danni economici derivati dal Coronavirus.
Nonostante la fine del 2020 abbia fatto registrare una leggera flessione del -0,6%, ci si aspetta per la fine del 2021 un aumento, sull’anno precedente, del +5.5%.
Fatta eccezione per i Servizi di Rete (Es: Internet provider) tutto il comparto economico Digitale sta vivendo un periodo di gloria.
Uno dei temi più caldi all’interno del portafoglio Digitale è senz’altro la Cyber Security, Sicurezza Informatica, al momento primatista come interesse e volume di investimenti per le aziende Italiane.
Nel corso degli ultimi due anni gli attacchi Hacker hanno raggiunto il picco massimo in termini numerici assoluti: 1871 attacchi gravi ad impatto elevato. Il 12% in più rispetto agli anni precedenti, e con un focus sempre maggiore nei confronti della Pubblica Amministrazione, come il caso della Regione Lazio.
Cyber Security: mancano liquidità e competenze
La Cyber Security, in un modo o nell’altro, si guadagnerà una notevole fetta del budget aziendale.
Le stime per il 2021 parlano di un incremento medio di investimento del +12,4% rispetto al 2020, e non sembra proprio aver intenzione di rallentare la sua corsa.
Nel Mercato di prodotti e servizi Digitali, a tema Cyber Security, si registra tuttavia una carenza di Competenze specifiche che impediscono ad Aziende e pubblica Amministrazione di creare strategie adeguate atte al rinnovamento dei sistemi di protezione e prevenzione delle minacce informatiche.
In Italia spesso vengono a mancare le competenze di gestione, manutenzione e valorizzazione delle risorse interne e tutto questo si traduce in maggiori sprechi, diffidenza nei confronti della tecnologia e quella vaga sensazione di ottenere sempre troppo poco in relazione alle spese.
In Italia il settore trainante dell’economia digitale è ancora la produzione Hardware di dispositivi e sistemi. Dal computer di casa alla televisione che DEVI cambiare perché cambieranno le frequenze dei canali tv.
Dai sistemi aziendali mal gestiti e continuamente mantenuti alle postazioni continuamente riciclate tra un dipendente e l’altro.
Attenzione: quando parliamo di sprechi non è detto che si debba intendere qualcosa di puramente fisico.
Uno spreco di tempo spesso si traduce in una spesa decisamente maggiore di uno spreco fisico.
E adottare una cattiva gestione del parco macchine, come una cattiva gestione del personale può portare agli stessi medesimi risultati.
Un computer vitale per l’azienda non può avere 10 anni, con le ventole rotte e il disco pieno, in 10 anni avrai sicuramente speso di più in manutenzione che per aggiornare l’intero sistema.
Consulenza ICT: Business Partner
Il mercato dei Servizi di consulenza ICT, quello di cui ci occupiamo anche noi, cresce di pari passo con l’avanzamento tecnologico dell’industria.
I Servizi ICT diventano, in questo specifico momento storico, i veri e propri “digital enabler” o coloro che permettono alle Industrie e alle aziende nel senso più generale ad abbracciare i nuovi processi legati alla Digitalizzazione del proprio Business.
Le Aziende che offrono Servizi di consulenza ICT, se vogliono continuare a sfruttare questo slancio positivo, dovranno rendersi promotori ed esecutori dell’Industria 4.0.
Il maggior focus sarà sicuramente lo sviluppo applicativo e l’elaborazione di sistemi di integrazione aziendali tramite progetti di digitalizzazione e replatforming (il cambio di strumenti operativi).
Da non escludere anche tutto l’insieme di attività che consentono di migrare e centralizzare nel Cloud gran parte dell’operatività aziendale, sfruttando questa tecnologia che di anno in anno diventa più matura e mirata allo scopo di Trasformazione Digitale.